Scuola Secondaria - Percorsi Musicali
La scuola secondaria di primo grado fa parte del primo ciclo di istruzione, articolato in due percorsi scolastici consecutivi e obbligatori: la scuola primaria che dura cinque anni, e la scuola secondaria di primo grado che dura tre anni.
Percorso di studio
Scuola Secondaria di I Grado
Struttura didattica
ISTITUTO COMPRENSIVO FINALE LIGURE
Cos'è
La scuola secondaria di primo grado, attraverso le discipline: stimola la crescita delle capacità autonome di studio e di interazione sociale - organizza e accresce, anche attraverso l'alfabetizzazione e l'approfondimento nelle tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità, anche in relazione alla tradizione culturale e alla evoluzione sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea - sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e vocazioni degli allievi - fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività di istruzione e formazione - introduce lo studio di una seconda lingua dell'Unione europea - aiuta a orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione (Legge 53 del 2003).
A cosa serve
Percorso di formazione obbligatoria della durata di tre anni per alunni e alunne da 11 a 14 anni.
Come si fa
Per le iscrizioni alle prime classi della Scuola Secondaria è disponibile, nel mese di gennaio di ogni anno, la procedura online sul sito del MIM, a cui si accede dal pulsante sottostante.
svic81800x@istruzione.it
Telefono
0196890670
Info
Regolamento.
Domande e Risposte
COS’È L’INDIRIZZO MUSICALE (ora percorso musicale)?
E' un ampliamento dell’offerta curricolare grazie alla quale gli alunni e le alunne hanno la possibilità di imparare a suonare uno strumento musicale nel triennio della scuola secondaria di primo grado.
DEVO SAPER LEGGERE LA MUSICA O SAPER SUONARE PER POTERMI ISCRIVERE?
No, non è richiesto alcun requisito, non è necessario aver frequentato alcun corso musicale e non è necessario saper leggere la musica. L’unico requisito è la buona volontà e la curiosità per il mondo del suono e della musica.
POSSO SCEGLIERE LO STRUMENTO?
Durante l’iscrizione alla secondaria di primo grado è richiesta l’indicazione dell’ordine di preferenza fra i quattro strumenti ma l’assegnazione finale è stabilita dalla commissione interna in seguito alle attitudini accertate dai test d’ingresso che terrà comunque conto dell’elencazione di preferenza.
COME POSSO ISCRIVERMI?
L’iscrizione si effettua on-line, sul sito dell’istituto durante l’iscrizione alla secondaria di primo grado, indicando la preferenza per l’indirizzo musicale ed elencando tutti e quattro gli strumenti in ordine di preferenza.
POSSO ISCRIVERMI DURANTE IL TRIENNIO?
No, l’iscrizione si effettua durante il passaggio dalla primaria alla secondaria di primo grado; il corso dura per tutto il triennio.
POSSO DECIDERE DI RITIRARMI DURANTE IL TRIENNIO?
No, non è possibile se non per cause di forza maggiore (trasferimenro, motivi medico - sanitari).
COME FUNZIONA IL TEMPO SCUOLA DELL’INDIRIZZO MUSICALE?
Il tempo scuola è di 30+3 ore settimanali perché prevede l’aggiunta di 3 ore così articolate:
-
lezione strumentale: in modalità di insegnamento individuale e collettiva
-
teoria e lettura della musica
-
musica d’insieme
DEVO ACQUISTARE LO STRUMENTO?
La scuola dispone, fino a esaurimento, di alcuni strumenti da affidare in comodato gratuito. Ogni alunno/a deve avere comunque il proprio strumento.
DEVO SOSTENERE UN TEST D’INGRESSO?
Sì, il corso a indirizzo musicale è a numero chiuso: viene effettuato un test attitudinale per valutare le motivazioni e le attitudini, ma non sono richieste abilità e conoscenze pregresse.
IN COSA CONSISTE IL TEST D’INGRESSO?
Il test consiste in un colloquio conoscitivo di circa 10-15 minuti in cui è valutata la motivazione tramite semplici domande; sono valutate le attitudini musicali tramite la ripetizione per imitazione di alcune sequenze ritmiche e di brevi sequenze melodiche; si provano tutti e 4 gli strumenti sotto la guida degli insegnanti.
QUANDO E DOVE SI SVOLGE IL TEST D’INGRESSO?
Il test si svolge presso la Scuola Primaria di appartenenza entro il termine delle operazioni di iscrizione.
DEVO PORTARE QUALCOSA PER SVOLGERE IL TEST?
No, non è necessario.
Perché dovrei !?!
Perché dovrei !?!
La domanda cui vogliamo rispondere in questa pagina è: “perché dovrei iscrivermi ad una scuola ad indirizzo musicale?”
Su internet puoi trovare tantissime motivazioni ed elenchi.
Ti proponiamo questi dieci punti:
1. LA MUSICA migliora lo sviluppo psicomotorio
Quando si tocca con mano per la prima volta uno strumento musicale, la prima cosa che si impara è “come ottenere un suono”, sia che si tratti di premere un tasto, strofinare un arco o agitare un sonaglio. Raggiunto questo obiettivo, il passo successivo è quello di “modellare il suono” sviluppando quegli specifici meccanismi motori che lo trasformeranno in musica. Sia per i più piccoli allievi di propedeutica, sia per chi si diletta tra Mozart e Beethoven, fare musica è un costante esercizio di sviluppo psicomotorio.
2. LA MUSICA incrementa le competenze linguistiche
“Imparare a leggere la musica è come imparare un’altra lingua”. Quante volte l’avremo sentito dire? Beh, in realtà c’è molto di più. Leggere la musica è come leggere in un altro alfabeto (al pari di russo o cinese) in cui linee, punti e pochi altri simboli combinati insieme forniscono precise indicazioni su ritmo, altezza, durata, velocità, carattere e tecnica musicale.
La musica, inoltre, possiede frasi, sintagmi e parole (i motivi) che si combinano in un “discorso” attraverso un vero e proprio sistema sintattico. Apprendere la musica significa migliorare anche l’apprendimento dei concetti propri del linguaggio e le sue specifiche competenze.
3. LA MUSICA potenzia lo sviluppo cognitivo
Studiare musica, sviluppa il ragionamento logico-matematico e struttura le mappe mentali. Già dalle prime lezioni, assimilando i concetti base della musica, la matematica e la logica diventano fondamentali per comprendere e interpretare il ritmo. Con la musica si impara anche a sviluppare il pensiero multiplo: le note vanno suonate con durata, cadenza, intensità, ritmo e intenzione indicate in partitura così come, ad esempio, seguendo il direttore. Inoltre, aumenta la memoria, rendendo più facile e veloce i processi di memorizzazione, e permette di raggiungere livelli elevati di concentrazione.
4. LA MUSICA sviluppa la sensibilità artistica e la creatività
Abbiamo parlato molto di tecnica e di cognizione ma non possiamo tralasciare che la musica, prima di tutto, è Arte. In quanto tale, sviluppa il pensiero creativo attraverso la sperimentazione, canalizza l’esteriorizzazione dei sentimenti e sviluppa la sensibilità artistica ed estetica.
5. LA MUSICA necessita di capacità di ascolto e riflessione
Per padroneggiare correttamente uno strumento musicale (o la propria voce, nel caso del canto) bisogna ascoltare ciò che si sta suonando, analizzandosi e correggendosi se necessario. Con il passare del tempo, l’abitudine di ascoltarsi va al di là del semplice strumento, trasformandosi in un prezioso mezzo di analisi e riflessione personale.
6. LA MUSICA Promuove empatia e abilità sociali
Oltre ad ascoltare sé stessi, per poter suonare in gruppo è indispensabile imparare ad ascoltare gli altri (si pensi al suonare in un’orchestra, così come in duo o in quartetto). Attraverso l’affinamento di queste dinamiche, la musica promuove lo sviluppo dell’empatia e delle abilità sociali necessarie per relazionarsi con gli altri. Migliora la capacità di comunicazione interpersonale e attraverso le attività di gruppo promuove l’armonia sociale e la cooperazione verso un obiettivo comune.
7. LA MUSICA Insegna disciplina e responsabilità
Johann Sebastian Bach diceva che “è facile suonare uno strumento: tutto quello che devi fare è toccare il tasto giusto al momento giusto e lo strumento suonerà da solo“. Beh, ironia a parte sappiamo tutti che suonare bene uno strumento non è affatto un’attività facile, né immediata. Anzi, richiede un lavoro costante, notevole forza di volontà, pazienza e perseveranza: proprio quei valori che il mondo accelerato in cui viviamo sta dimenticando. Studiare musica significa usare metodo e disciplina per raggiungere obiettivi non semplici ma di grande gratificazione. Inoltre, ogni allievo sviluppa verso il proprio strumento un senso di responsabilità: gli strumenti musicali, infatti, richiedono una certa attenzione nel loro uso e nella manutenzione e toccherà all’allievo imparare a prendersi cura di essi.
8. LA MUSICA migliora l’autostima e promuove la crescita personale
I piccoli miglioramenti che si sperimenteranno giorno dopo giorno nello studio della musica saranno una fonte di soddisfazione che gratificherà tutti gli sforzi messi in atto. Con l’aumentare del controllo sullo strumento, aumenterà anche la motivazione e, con essa, la spinta a perfezionarsi. Con il passare degli anni si potrà puntare più in alto e scoprire che ne è valsa la pena e che tutto è avvenuto grazie a sé stessi. Suonare in pubblico permette di affrontare le proprie paure e combattere l’ansia da prestazione. Inoltre, aiuta i bambini a esprimere canali inespressi o emozioni negative in modo positivo.
9. Niente sviluppa la personalità come fa la musica
Cosa vuol dire suonare uno strumento? Anche il brano più semplice richiede un coinvolgimento intellettuale, delle abilità motorie specifiche, un interessamento emotivo e un alto grado di percezione sensoriale. La coordinazione delle mani e delle dita sulle corde, sulla tastiera, sulle chiavi, sui pistoni, richiede notevoli abilità motorie e una forte potenzialità di immaginazione spaziale. La lettura del pentagramma richiede l’elaborazione veloce e simultanea di informazioni molto concentrate. La musica richiede un modello di pensiero astratto e complesso, oltre a un grande sviluppo della memoria. Quante altre attività richiedono così tante decisioni contemporanee per un tempo così prolungato?
10. Perché siamo nati per fare musica
Molti pensano che la musica sia qualcosa di superfluo per la nostra vita, essendo generalmente considerata una vocazione per pochi talentuosi e un passatempo per altri. Ma la verità è che in tutte le culture e in tutti i tempi di cui vi è memoria, la musica è stata sempre presente, accompagnandoci fin dalla nascita per tutta la vita. Recenti studi scientifici indicano che il bambino nasce con un cervello già pronto a elaborare il proprio mondo musicale, e che la capacità di percepire la musica è innata. Tutto questo vuol dire solo una cosa: siamo nati per fare musica!